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Fin dalla sua apparizione nel XVI secolo, la Madonna di Guadalupe è il cuore pulsante nella costruzione culturale dell'identità nazionale. Il teatro messicano ha utilizzato lo spazio scenico per indagare le rivoluzioni dell'immaginario legato alla Vergine meticcia, icona che più di qualunque altra ha saputo plasmare un particolare linguaggio del sacro e una specifica visione del reale. Abbandonata la narrazione catechetica tipica del teatro coloniale e nell'alterazione formale dei dispositivi scenici della tradizione, il "Nuovo Teatro Guadalupano", termine qui coniato per la prima volta, contribuisce al dibattito contemporaneo sulla mexicanidad e consegna al medium iconico un protagonismo mai sperimentato: la tela non è più emanazione statica di uno scenario religioso ma soggetto fisico e dinamico in grado di produrre una nuova percezione del mondo.